L’investimento  per la pubblicità  sui  vari media ( stampa, radio, TV, cinema, cartelloni, Internet,…)   è cresciuta  costantemente dal 2010 in poi a livello globale. Utilizzando i dati forniti da Magna Global nel report  Global Advertising Forecast pubblicato nel dicembre 2016 la spesa per la pubblicità ( o advertising - ads  )  a livello internazionale ha  raggiunto  € 463.3 miliardi   con un aumento del 5.7% rispetto all’anno precedente.

Negli Stati Uniti il fatturato complessivo dell’ads  è stato di  € 171 miliardi   e nei paesi della Comunità Europea di € 95 miliardi. Questa crescita del 5.7% del fatturato complessivo  è stata sostenuta anche da alcuni eventi  straordinari accaduti nel 2016 come le elezioni presidenziali americane e i giochi olimpici e soprattutto dal grande incremento  dell’advertising digitale. I media tradizionali, senza conteggiare la  pubblicità televisiva  dovuta agli  eventi eccezionali ricordati in precedenza,  avrebbero subito un flessione del 2%. Al contrario il 2016 è stato un anno particolarmente significativo per l’advertising digitale: in questo settore la spesa ( revenue)    è cresciuta nel 2016 del  17% raggiungendo   oltre € 167 miliardi.

Nel 2017  Magna Global prevede un aumento del budget per l’advertising  del 3.6%, che rappresenta il tasso di crescita più basso dopo la grande recessione degli anni  2008-2009.    Nella figura 1  viene mostrato l’incremento in percentuale della spesa per l’ads  digitale  nel 2016 per settore industriale ( dati ripresi da Statista). Il retail rappresenta il settore trainante con il totale del 21.4% di  investimenti in ads; solo negli USA nel 2016 il fatturato per l’ads ha raggiunto   $ 15.8 miliardi.  Il retail ha accentuato nel 2016 la spinta all’utilizzo del mobile ( ads sul mobile rappresenta nel settore il 67% di tutto il fatturato dell’ads) e nel video ( 13% del fatturato ads del settore retail).
Fig. 1 - Incremento del fatturato della pubblicità in diversi settori industriali


In vari paesi la spesa per l’ads digitale ha iniziato a superare quello relativo alla pubblicità per la TV. As  esempio secondo una recente analisi  effettuata da  eMarketer negli Stati Uniti nel 2016 la spesa  per l’ads  digitale  è stato di  € 67.87  miliardi ( 36,8% della spesa totale per l’advertisement)  contro  € 65.16  miliardi (36.4%. della spesa totale per l’advertisement); nel 2017 e negli anni successivi  si prevede che il primo aumenterà in modo significativo, mentre il secondo avrà un aumento modesto, come mostrato nella  Figura 2 dove viene riportata la spesa ( e le previsioni)  in dollari negli USA per il periodo 2015-2020.  Un fenomeno simile è accaduto anche in Europa dove già  a partire dal 2014     il valore economico dell’ads  online ha superato quello della  TV ( come rivela lo studio AdEx Benchmark di  IAB Europe).  Nella Figura 3 sono riportate le variazioni percentuali  del fatturato 2016 e del 2017 ( previsioni)  per la pubblicità  off-line, per l’ads digitale e per la pubblicità nel suo complesso  rispetto al 2015.  Si può notare che,  mentre il fatturato della pubblicità online aumenta in modo considerevole, quello per la pubblicità off-line è in diminuzione.
Fig. 2 - Fatturato dell'advertising negli Stati Uniti per la TV e per l'ads digitale 


Fig. 3 - Variazioni in percentuale del fatturato per la pubblicità on-line e offline

Nella  Figura 4  viene mostrata la situazione del  mercato dell’ads  nei paesi dell’Unione Europea nel 2016  in confronto a quello del 2007 ( dati ripresi  da un articolo di Pier Luca Santoro su Datamediahub e basati su un report di Goldman Sachs  e Magna Global ). Come si può notare mentre il mercato della TV è rimasto sostanzialmente stabile ( anche se nella realtà si è verificato  un calo tenendo conto dell’inflazione), l’ads  digitale ha avuto ovviamente come in tutti i paesi un aumento considerevole. Rimane stabile la pubblicità legata alla radio e la pubblicità out-of-home (manifesti, cartelloni, insegne luminose, decorazioni dei mezzi pubblici, …..). Al contrario la pubblicità su quotidiani e riviste è in netta diminuzione.
Fig. 4 - Confronto tra il fatturato 2007 e 2016 per l'advertising


Come sottolineato in precedenza il fatturato dell’ads digitale è aumentato nel 2016 del 17%: aumento   interamente dovuto alle  tecnologie mobili ( +47%), mentre il mercato dell’ads  su desktop è rimasto stazionario e, in vari mercati, è in fase di diminuzione.

Nel 2017 l’advertising digitale  raggiungerà la prima posizione con una percentuale del mercato del 40% ( per un importo di € 190 miliardi) mentre la TV tradizionale coprirà il 36% del mercato ( con un importo di  € 175  miliardi ); nel 2021 l’advertising digitale supererà il 50% del mercato ( per un importo di € 281 miliardi) , mentre la pubblicità televisiva rappresenterà solo il 33% del mercato ( fatturato di € 183 miliardi). Il 2017 sarà anche l’anno in cui  l’ads  mediante tecnologie mobili   (  circa il 52%) diventerà il primo settore nel campo digitale.

La crescita del mercato dell’advertising digitale nel 2016  è concentrata  su pochi formati e venditori: il 90% dell’incremento è prodotto solo  da due fattori: motori di ricerca e social network. Nella Figura 5 viene confrontato  l’incremento in miliardi di € nel 2016 dei ricavi dell’advertising digitale ottenuto da motori di ricerca e social network ( € 22.09 miliardi) in confronto agli altri metodi di ads  digitale ( € 3.07 miliardi).

Fig. 5 - Fatturato per l'ads digitale


In Europa occidentale motori di ricerca e social network  contribuiscono con  il 110% alla crescita del mercato dell’ads  digitale poiché  altri sistemi di ads   digitale hanno ottenuto  una diminuzione  dei ricavi nel 2016.

In Italia l’ads  su Internet  nel 2016 è ha registrato un aumento del 9% ( dato fornito dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano e Iab Italia)  per un importo complessivo di  € 2.35 miliardi   rispetto al 2015  con un incremento di  € 210 milioni (Figura 6 ) . Aumenta il peso dei video che risulta  pari al 21% del totale.

Fig. 6 - Evoluzione del fatturato dell'ads digitale in Italia

Tra i diversi formati di ads  digitale il display advertising in Italia vale nel 2016  € 1.3 miliardi  con un incremento rispetto all’anno precedente del 9%;  a questo incremento contribuisce in modo significativo il video che ottiene un incremento del 38%, mentre altri formati  digitali presentano una diminuzione ( ads  esempio il fatturato legato ai banner è diminuito del 4% seguendo un andamento generalizzato in molti paesi). Partendo dai dati forniti dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano e Iab Italia viene mostrata nella Figura 7  la ripartizione del fatturato tra i diversi formati di ads  digitale nel 2015 e 2016. Nella figura 8 viene evidenziata la percentuale di fatturato di varie tipologie di ads digitale registrate in Italia nel 2016.
Fig. 7 - Fatturato nel 2015 e 2016 di vari sistemi di ads digitali in Italia

Fig. 8 - Valore in % di varie tipologie di ads digitale in Italia nel 2016


L’ads  digitale  è gestito prevalentemente da due player: Google e Facebook, che insieme controllano oltre il 54% del mercato ( nel 2015 controllavano il 44%).

L’ads  su motori di ricerca ha rappresentato nel 2016  la parte preponderante del budget (circa il 50%) con un incremento del 17% rispetto al 2015 e nel 2017 si prevede un ulteriore aumento del 13%. Il principale beneficiario di questo incremento  è risultato ovviamente Google. Tuttavia, in termini di incremento un successo particolarmente rilevante è stato ottenuto dal video ( +35%) e dalle social network ( + 46%). Nel 2016  il fatturato dell’ads  nelle social network ha avuto un incremento del 46% per un totale di oltre € 31 miliardi  paragonabile  all’aumento del 50% ottenuto nel 2015. Nel 2017 si stima un aumento del 29%(  per un importo di circa   € 39  miliardi) molto elevato rispetto ads  altri settori. 

Nella Figura 9  viene mostrato il revenue dell’ads  su social network nel periodo 2014-2017 basato su dati forniti da Statista. Nella Figura 10 viene mostrato invece il fatturato ( 10.a) e il valore percentuale  rispetto al fatturato totale ( 10.b) dell’ads digitale prodotto per i diversi tipi di terminali ( dati da IAB). Nella Figura 11  sono riportati  i risultati  del mercato   dall’ads  nel 2016  sulle social network   relativi ai primi 10 paesi della Comunità Europea ( i dati sono ripresi in parte da Statista). Il grafico  evidenzia il risultato ottenuto dalla Gran Bretagna con  oltre  € 1.6 miliardi   molto superiore a quelli degli altri paesi quali la Germania ( € 450 milioni ) e la Francia (€ 450 milioni). L’Italia è al quinto posto in questa classifica con un fatturato di circa  € 237 milioni.
Fig. 9 - Fatturato ads  sulle social network nel periodo 2014-2017 ( dati da Statista)

Fig. 10 - Valore dell'ads  digitale infunzione delle tipologie di terminale: a) fatturato, b) in percentuale dell'ads totale
Fig. 11 - Fatturato dell'ads digitale in vari paesi europei

Fig. 12 - Fatturato dell'ads mobile: a) in % del fatturato dell'ads digitale; b) in percentuale del fatturato ads globale
Come osservato in precedenza i notevoli aumento ottenuti per l’ads  digitale sono legati in primo luogo alla grande diffusione  delle social network su sistemi mobili. Nel 2012  il fatturato prodotto da ads  basati su mobile erano solo il 6%, nel 2016  esso rappresenta l’81% e nel 2021 si stima sarà il 94% dell’ads su social network.  Molti fattori contribuiscono a questo successo, tra cui la grande diffusione dei terminali mobili e il grande successo tra gli utenti dei format video. Al contrario alcune  tecniche di ads  digitale  più tradizionali   hanno avuto nel 2016 incrementi limitati o diminuzioni: ad esempio  l’utilizzo di ads  banner è diminuito ( -5%).

L’altro elemento  in forte evoluzione nel 2016 è rappresentato dai social video, che secondo le stime di MAGNA GLOBAL video  rappresentano già 15% del revenue dei social media ad. Se integrate con altre forme di digital video   ( You Tube , ads  video network) tale  settore costituiscono oggi  il 25% del digital video advertising. Negli USA  si è verificato un aumento del 140%  per un fatturato di €  1.99  miliardi   nel 2016, grazie anche al fatto che molti brand che generalmente  spendevano poco sulle social network per ads  sono stati attratti dalla possibilità di utilizzare il video.

Nella Figura 13  viene  mostrata l’evoluzione per il periodo 2015-2020 del fatturato di alcuni sistemi di ads digitale e nella Figura 14 il fatturato per l’ads mobile ( dati ottenuti  da Statista).
Fig. 13 - Fatturato per varie tecniche di ads digitale


Fig. 14 - Fatturato per l'ads digitale su desktop e su terminali mobili

Relazione di Ladyborsa.com

Nelle prossime settimane sarà pubblicato un secondo post con i dati relativi a varie social network.